Mentre fino a qualche anno fa era possibile sfruttare un buco di sistema che consentiva a chi lo volesse, di leggere tutte le conversazioni non crittografate scambiate tra i contatti, oggi il programma WhatsApp è divenutato più macchinosa e difficile da “bucare”, attualmente esistono infatti solamente due modi per spiare le conversazioni del social, il Mac Spoofing e il WhatsApp Web.
Premetto che fornisco queste indicazioni solo al fine di informare i lettori del mio blog che anche Whatsapp non è una chat sicura. Essendo un investigatore privato a Roma ricevo con molta frequenza richieste illegali da parte di utenti che hanno il solo scopo di spiare altre persone. Queste richieste sono un chiaro sintomo di come la nostra società sia peggiorata e di come la tecnologia abbia reso molte persone ossesive e patetiche.
Spiare WhatsApp con la tecnica del Mac spoofing
La tecnica del Mac spoofing viene utilizzata dagli hacker per attaccare i disposti Android, l’iter strategico prevede di aggirare ed ingannare l’indirizzo Media Access Control (MAC) facendo credere al modem attaccato di essere un altro device, aggirando quindi i sistemi di sicurezza di WhatsApp.
Venuto in possesso del Mac della vittima, l’hacker lo reindirizza sul proprio dispositivo Android inserendo il numero telefonico del soggetto e confermato il tutto tramite un sms che gli darà la possibilità di accedere a tutti i messaggi.
Spiare WhatsApp con l’applicazione Web
Molto più semplice invece, spiare WhatsApp attraverso il metodo Web, difatti, basta venire in possesso dello smartphone della vittima al fine di scansionare il qr-code su un pc con browser Chrome. In questo modo si potrà accedere a tutte le conversazioni private per un tempo illimitato visto merito dei Cookie di tracciamento, il cellulare non verrà disconnesso finché non si va nell’apposito menu.
Come tutelarsi?
Occupandomi di investigazioni e sicurezza presso la mia agenzia investigativa a Roma, posso affermare che per proteggersi sia necessario utilizzare una password alfanumerica sul proprio cellulare, o meglio ancora, qualora previsto nel terminale, abilitate il lettore di impronte digitali. Un altro sistema è quello di munirsi di un ottimo antivirus da tenere sempre aggiornato con le ultime versioni di default.